Dolce alla Banana (Banana Bread)

Questo è un dolce poco dolce e molto ricco e nutriente. Il trucco è ridurre qualche grasso sostituendolo con un po’ di yogurt, ma rimane, senza farsi illusioni, un cibo ricco e senza dubbio delizioso che si può e si deve concedersi ogni tanto.

Basta farlo, lasciarlo raffreddare, tagliarlo a fette e surgelarne un pezzo, magari due fette insieme avvolte in alluminio o due strati di pellicola, e via. E magari ogni tanto di domenica scongelarne una confezione per volta, così dura molto tempo. Un peccadillo per l’anima, chiamiamolo così… Procediamo senza indugio.

INGREDIENTI (mostrerò le varianti)

4 banane mature sbucciate e schiacciate con la forchetta

250 grammi di farina (qualsiasi di vostra scelta – io ho usato avena e farro, ma fate voi e potete anche usare quelle senza glutine, tipo avena, mais e grano saraceno, per esempio) . Potete sostituire 50 grammi di farina con cocco rapé avanzato dalla produzione di latte di cocco, oppure il trito di mandorle o nocciole avanzato dalla produzione del latte di mandorle o nocciole, se volete.

un cucchiaio di cuticole di psillio sciolte in un bicchiere di acqua scarso

80 grammi di yogurt vegetale autoprodotto (oppure greco o come vi pare)

1 bustina di lievito per dolci (oppure 1 cucchiaino di bicarbonato che in chimica con lo yogurt agirà da lievito)

un quarto di cucchiaino di sale rosa

mezzo cucchiaino di cannella in polvere (oppure due cucchiai di cacao amaro extra fondente, se lo preferite)

60 ml di olio di canapa o cocco (se non guardate le calorie, potrete invece usare, al posto di yogurt e olio, 115 grammi di burro sciolto o ammorbidito a temperatura ambiente)

60 grammi di zucchero di canna e 2 cucchiai di agave o acero oppure miele se me usate (oppure 150 grammi di zucchero di canna se le calorie non sono un problema)

100 grammi di noci miste spezzate (opzionale) oppure gocce o pezzetti di cioccolato fondente almeno al 90%

estratto di vaniglia se volete (io non ne uso)

SE VI INTERESSANO I MUFFIN INVECE DELLA PAGNOTTA INTERA, BASTA DIMEZZARE GLI INGREDIENTI

Imburrare una teglia da pane (uscirà una torta tipo plum cake bella grossa, quindi meglio usare una teglia da pane), oppure foderarla con carta forno. Mettere un po’ per volta tutti gli ingredienti in una terrina grande e mescolare, amalgamandoli bene e trasferire il tutto nella teglia.

Preriscaldare il forno a 180 gradi (regolatevi secondo il vostro forno – io, per esempio, tengo la temperatura più bassa) e cuocere per circa 1 ora, ma controllare dopo 30 minuti. Se la superficie diventa troppo scura, coprire con un foglio di alluminio, in modo da evitare di bruciare il vostro dolce. Se lo volete tutto scuro, togliete il dolce dalla teglia gli ultimi 5/10 minuti e trasferitelo sulla leccarda a dorare in forno, magari abbassando un po’ la temperatura. Quando lo stuzzicadenti inserito uscirà asciutto, sapremo che la cottura sarà stata ultimata e potremo estrarre dal forno il nostro banana bread e metterlo a raffreddare su una griglia per non trattenere troppa umidità sul fondo.

Fuori dal frigo resiste bene 2 giorni, ma in frigo fino a 1 settimana. Se prevedete di avanzarlo o siete single con consumi limitati di dolci, io suggerisco di affettarne e surgelarne almeno metà. Però, fate vobis. Se non lo avete mai provato, impazzirete. E’ davvero da non perdere.

Nei Paesi anglosassoni è molto amato e lo producono con molte varianti. Se alla sera non avete voglia di cucinare o di cibi salati, una bella fetta di questa torta con una tazza fumante di latte o cappuccio vegetale (o normale) vi accarezzerà l’anima e fornirà ottimo nutrimento, specie potassio.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.