Forchette Contro Coltelli – Documentario

“La psicologia e le scienze umane insegnano che le vie dell’autoinganno e della falsa coscienza sono infinite…” (purtroppo non ricordo di chi è questa citazione, ma è verissimo!)

Forchette Contro Coltelli – Forks over Knives – è un film documentario del 2011 che mostra, senza se e senza ma, quanto avesse ragione Ippocrate quando recitava “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina”.

Del resto, non è un caso che i saggi filosofi antichi, da Pitagora a Socrate a Plotino, fossero quasi tutti vegetariani o vegani. Non è affatto una “nuova moda”, come tanti che ignorano la verità sostengono. La gente che spara sentenze senza informarsi poi, lascia veramente il tempo che trova ed è patetica a dir poco. A me sta bene che ciascuno decida per sé, e ci mancherebbe, però non mi sta bene che chi non si informa su un argomento sembri essere sempre il primo pieno di opinioni, che non interessano e non sono utili a nessuno. Per l’amor del cielo!

Il cibo è sì la nostra medicina, ma è anche il nostro primo killer. Ipertensione, colesterolo alto, diabete, infarti, problemi di obesità e artrosi… insomma, la lista è lunga e molti di questi problemi si risolverebbero da soli semplicemente cambiando modo di mangiare e smettendo di credere alle panzane che ci propinano gli esperti di vario tipo che continuano a ripetere da decenni, per esempio, che “il latte fa bene” (certo – ai vitelli, però, senza dubbio. E noi non siamo vitelli) e che la dieta mediterranea è la migliore. Con eccesso di carboidrati, zuccheri e le tonnellate di sale che si trovano in latticini, formaggi e salumi, poi … E a giudicare da come cresciamo i vari animali di cui ci nutriamo, c’è da stupirsi se negli ultimi decenni le incidenze di tumori e problemi curati da Big Pharma, che ingrassa a spese nostre, sia cresciuta esponenzialmente?

Credo sia ora di svegliarsi o, se non altro, di informarsi. Non si muore se si elimina o riduce drasticamente zucchero, carne, pesce, latticini e uova… Ma occorre cucinare, che altro non è che un forma di amore verso chi si ama, inclusi noi stessi. Non capirò mai coloro che nutrono sé stessi e la loro famiglia con schifezze comprate in gastronomia o i dolcetti per la colazione già pronti. Mai. E quello sarebbe amare? Va beh. A ciascuno il suo. Ma chi ama una persona o più persone, le nutre anche con amore, uomo o donna che sia. E il cibo comprato già pronto non ha alcuna vibrazione di amore. Zero. Non ci illudiamo. E i cibi bio di cui riempiono i supermercati? Peggio che andar di notte. Vogliamo parlare di lunghissime liste di ingredienti per cibi semplicissimi che si preparano in 5 minuti a casa propria con due o tre ingredienti? Che se li mangino pure i produttori, grazie mille. E’ più sano pane e cipolla, grazie mille.

Non è ora di prendersi la responsabilità della propria salute e quella dei propri cari nelle proprie mani? Basta con le scuse – “non ho tempo” – sì certo. Ma, come amo ripetere, a ciascuno il suo. Coloro poi che si professano grandi amanti degli animali, ma continuano imperterriti a nutrirsi degli animali negli allevamenti, che vengono abusati e maltrattati per tutta la loro vita affinché noi diventiamo grassi e malati, li capisco ancora meno. Quanto sappiamo essere ipocriti noi esseri umani…

Qualche anno fa, dopo la tragica morte di mia sorella a cui ero legatissima e i chili in più che avevo acquisito, ho deciso che, visto anche l’inizio della menopausa, era ora che io dimagrissi un po’ e, per la prima volta in vita mia, mi sono rivolta ad un nutrizionista della mia città molto noto. Per l’amor di Dio, i risultati li ho ottenuti, ma, dopo che ho provato per ben 3 volte a chiedere una variazione intelligente nella dieta che lui dà a tutti (esatto, sempre la stessa per tutti. Facile fare i soldi così, eh?), tagliando notevolmente quel quantitativo di carne e pesce che io non gradivo in quanto ex vegetariana, ma sempre simpatizzante, la sua risposta, come un disco rotto, è sempre stata “sostituisca con legumi. Le noci non servono a niente e i vegani son tutti dei malati di mente”. E io dovevo passare la vita a mangiare solo legumi secondo lui…

Mah. A me sembra che qui il poco competente che sembra anche poco informato fosse lui, in verità. Ovviamente, ho smesso di andarci – cosa che avrei fatto comunque, essendo io estremamente indipendente e non amando dipendenze di alcun tipo, per nessun motivo. Avendo sempre cucinato, dai tempi in cui ero totalmente vegetariana, oltre 30 anni fa, per me è normale creare ciò che mangio. Ultimamente, però, mi sono data molto di più all’autoproduzione, preparando con le mie mani quasi tutto ciò che mangio. Certo, richiede un po’ di tempo, ma è solo una questione di organizzazione. Così come cucinavo anche mentre avevo 3 lavori diversi mentre studiavo per il mio Master of Science in Psicologia Transpersonale e pagavo l’affitto, cucino ora che mi occupo di altro, anche se, grazie al cielo, lavoro da casa e quindi sono molto più padrona del mio tempo. Ovviamente, anche queste sono scelte che comportano rinunce – come tutte le scelte. Si paga il prezzo con consapevolezza.

La vita è una ed è breve – e lo dice una che crede fermamente nella reincarnazione ed ha studiato le ricerche disponibili a lungo e che da decenni si occupa di potenziale umano e della coscienza/consapevolezza umana (Il mio MSc è in Consciousness and Transpersonal Psychology, così come il mio Dottorato di ricerca, PhD. Sarà in Scienza dell’Educazione, ma l’area resta quella Transpersonale, nota per occuparsi del potenziale umano, specie quello sottile/spirituale meno noto, appunto). Gli studi ci sono – basta occuparsene. La vita come la viviamo oggi, però, è e resta unica. Godiamocela!

Anni fa conoscevo e frequentavo una persona che metteva tonnellate di sale sui cibi senza nemmeno assaggiarli o scoprire se fosse necessaria l’aggiunta di sale. Era ovvio che un giorno avrebbe sviluppato ipertensione. Ora ne soffre, anche se nel suo caso non è ereditaria in quanto la sua famiglia di origine non ne soffriva, e si stupisce. Mah … Se tratti male il tuo corpo, prima o poi si ribella. Mi pare ovvio, no? Poi mangiare sano non è purtroppo una garanzia di perfetta salute, ma di certo aiuta.

In realtà, prendersi cura di sé stessi e della propria salute è un dovere nei confronti degli altri, per non pesare o dare fastidio. A me vedere alcune persone che mi circondano che passano la vita a mangiare porcherie di tutti i tipi e che hanno almeno 20 chili di troppo ma si lamentano per i loro vari problemi di salute, facendo meno di zero per cambiare vita, ispirano davvero poco rispetto o compassione. Una cosa è avere problemi veri di salute da sempre (e quello è karma/sfortuna) e un’altra è causarseli certi problemi, anche grazie ad una dieta assolutamente non sana. Se te la cerchi, affronti le conseguenze senza aspettarti più di tanto la compassione altrui. Se stai male, sono i tuoi cari che devono correre. Almeno esserne consapevoli – non chiedo tanto.

La vita spesso è già problematica. I nostri familiari hanno davvero bisogno dei problemi che potremmo crear loro grazie alla nostra mancanza di rispetto per il nostro corpo – il tempio della nostra anima? Dobbiamo stare bene per non dare fastidio agli altri e non tanto per campare 100 anni E chi ci vuole stare qui 100 anni? Io no, grazie. Mi godo il tempo che ho qui, sapendo che è temporaneo, visto che la mia essenza di certo non è identificata col corpo, bensì con la mia anima, che è immortale e vive in molteplici dimensioni contemporaneamente.

Non mi interessa convincere nessuno. Io mi sono presa la briga di studiarli a fondo certi argomenti e gli studi che ci sono ed esistono da oltre 140 anni (da millenni, se studiamo gli antichi filosofi, a dire il vero!). Poco me ne cale del parere degli pseudo scienziati che fingono che non esistano aree a cui la scienza come la concepiamo oggi non sa rispondere e si arrogano il diritto di scegliere per noialtri. Io scelgo per me. Ho un cervello e lo uso. Vadano a propinare questo scientismo da quattro soldi altrove. L’Inquisizione non era appannaggio della chiesa, tanto contestata dalla scienza? E poi la scienza la scimmiotta con atteggiamenti simili? No, grazie.

Tornando all’argomento alimentazione, ecco un link che permette di guardare in streaming e gratuitamente il film documentario nel titolo

http://www.associazionevegani.it/tag/forks-over-knives-streaming/

Non arricchiamo Big Pharma. Prendiamo in mano la situazione e mettiamoci a posto gli esami e i valori con il cibo e con la corretta alimentazione. Così come perdendo peso avevo anche ridotto i farmaci necessari per l’ipertensione (ereditaria di famiglia a quanto pare), al momento intendo spostarmi sempre di più verso un’alimentazione vegetariana e simpatizzante vegana, non solo per perdere ancora qualche chilo senza troppi sacrifici, ma per ridurre ulteriormente i farmaci necessari. Il mio sogno sarebbe quello di eliminarli, ma un passo per volta. Iniziamo con la riduzione e poi si vedrà.

AGGIORNAMENTO: Dopo qualche mese di alimentazione vegetale, ho ridotto il dosaggio dei farmaci ad un quarto di prima e i valori riscontrati con gli esami del sangue sono perfetti e ideali.

Se a qualcuno interessa anche solamente documentarsi, consiglio caldamente il documentario di cui sopra. Poi, a ciascuno le proprie scelte, nel rispetto di tutti e per tutti. Il mio è solo un piccolo contributo, dal momento che ho un blog che si occupa di cibo, informazione ed autoproduzione. Poi, a ciascuno il suo.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.