Formaggio Spalmabile Vegano

Ieri era la giornata dedicata alla cheese cake light e la ricetta prevedeva il formaggio quark (che tutti conoscono come Philadelphia). Ho pensato agli amici intolleranti al glutine e ho aggiunto qualche idea alternativa per gli amici vegani, che però comportava l’uso di anacardi.

In realtà, però, il formaggio spalmabile si può tranquillamente fare con il latte vegetale. Ed è anche davvero semplice da fare. Vediamo come.

INGREDIENTI

1 litro di latte di soia o di altro tipo (ottimo quello più grasso, originale della
Valsoia).

60 ml di succo di limone fresco oppure 40 ml di aceto di mele o un misto tra i due

mezzo cucchiaino di aglio essiccato (facoltativo e solo se non userete il formaggio per fare i dolci)

mezzo cucchiaino di cipolla essiccata (facoltativo e solo se non userete il formaggio per fare i dolci)

mezzo cucchiaino di paprika forte (facoltativo e solo se non userete il formaggio per fare i dolci)

1 cucchiaio di lievito alimentare in fiocchi (facoltativo)

1 o 2 cucchiai di olio

1 cucchiaino di sale rosa

PROCEDIMENTO SE AVETE LA MACCHINETTA CHE VI FA IL LATTE DI SOIA*:

Una volta che la nostra macchinetta ha prodotto 1 litro di latte di soia (che, volendo, si può creare usando 150 grammi di semi di soia tenuti a bagno 12/24 ore per un litro di acqua per avere un latte più ricco), filtriamo il nostro latte, mettiamo la soia rimasta nel colino in altro contenitore e sciacquiamo subito il colino. Subito dopo, travasiamo il litro e mezzo di latte di soia ancora bollente SENZA AGGIUNGERE IL MIELE che normalmente mettereste nel latte in una zuppiera di vetro o di ceramica, aggiungiamo 30 ml di un misto di aceto di mele e succo di limone fresco, oppure tutti e 60 grammi di solo succo di limone appena spremuto, copriamo e lasciamo cagliare per circa 15/20 minuti.

SE NON AVETE LA MACCHINETTA: Acquistare il latte di soia (senza aggiunte, bensì solo soia, acqua e sale – con altri additivi, non funzionerà), portarlo a 80 gradi sul fuoco, aggiungere limone/aceto e proseguire come sopra.

Dopo circa un quarto d’ora, mescolare molto bene e travasare la “cagliata” e farla passare attraverso un colino a maglie strette sopra un altro contenitore. In questo modo, nel colino rimarrà una specie di ricotta vegana, una specie di tofu morbido a dire il vero, che, salvo averne aggiunto troppo, non saprà affatto né di limone, né di aceto.

Lasciar filtrare e schiacciare qualche ora fino a quando rimarrà una ricotta piuttosto densa. Travasarla in un frullatore/tritatutto e aggiungere le spezie (se volete una crema salata), il lievito alimentare (per crema salata), il sale e l’olio se si desidera una crema salata più ricca. Se è troppo densa, aggiungere un pochino di latte di soia per renderla più fluida. Non dovrebbe essercene bisogno, ma tutto dipende dai propri gusti, quindi basta regolarsi di conseguenza.

Riporre in frigo in un contenitore di vetro con coperchio e gustarla fredda. Dura tranquillamente una settimana.

Se non avrete aggiunto spezie, potrete usare questa crema al posto della Philadelphia con latte vaccino (per esempio nella ricetta della cheesecake light). Potrete spalmarla sul pane, sia inversione neutra che salata, sulle patate bollite, condirci i ravioli usando questa crema invece della panna (nei ravioli panna e prosciutto), potrete farcire un panino o una piadina, eccetera. L’unico limite è la nostra fantasia!

Vi piacerà, vedrete, e non si usa latte di mucca (destinato ai vitelli in teoria e non agli umani! E quindi è saggio almeno ridurne il consumo, dice la logica) per goderne! Buon appetito!

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.