Questa radice che sembra essere una via di mezzo tra la patata ed il carciofo (come sapore) è purtroppo poco conosciuta ed è un vero peccato. Con calorie quasi inesistenti, indice glicemico ridotto, questa radice è strapiena di sali minerali (ferro, fosforo e potassio in particolare) e può tranquillamente essere mangiata persino cruda in insalata, consigliabile in quanto è piena di anti ossidanti naturali. Meglio non esagerare con le quantità però, onde evitare diarrea e mal di pancia.
La potete cuocere in modo semplice a fettine trifolata, la potete arrostire, la potete mettere nella friggitrice ad aria insieme ad altre verdure come patata dolce, patata e zucchine per avere un contorno eccelso.
Oppure potete cuocerla al vapore e farci una specie di purè oppure persino aggiungerlo schiacciato all’impasto del pane come fareste con una patata cotta al vapore e dareste all’impasto una consistenza ed un sapore decisamente interessanti.
Io oggi ho fatto quest’ ultima cosa, ho lasciato lavorare la planetaria, l’ho quindi aggiunta schiacciata all’impasto con cui ho fatto pane e focaccia. Diviso a metà, ad una metà ci ho aggiunto i semi e ho creato una piccola pagnotta e sull’altra che ho steso e messo in una teglia rivestita di carta forno, ho aggiunto un pochino di olio e rosmarino ed altre erbe in polvere insieme ad un pochino di sale rosa.
ECCO COSA OCCORRE: 100/150 grammi di topinambour cotto al vapore e schiacciato con una forchetta, 400/500 grammi di farine miste (come le gradite – io, come sempre, quelle siciliane di grano antico) – con l’impasto ci farete una piccola pagnotta e una focaccia media. il 60 o 65% di acqua (pesate la farina e aggiungete il 60 0 65% del suo peso di acqua. Quindi su 100 grammi di farina, aggiungerete 60 0 65 ml di acqua. Su 500 userete tra i 300 e i 325 ml di acqua. Più usate le farine integrali e più potrete abbondare con l’acqua). Lievito di birra o madre e di birra misti a seconda di ciò che avete – seguite le istruzioni sulla confezione. un cucchiaino scarso di sale e uno di zucchero. Uno o due cucchiai di olio (semi per la pagnotta e rosmarino ed altre erbe per la focaccia facoltativi)
Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria oppure in un grosso contenitore per lavorarli a mano. Una volta ottenuto un impasto sodo, metterlo a lievitare. Finita la prima lievitazione, dividetela a metà e date la forma sia alla focaccia nella sua teglia che alla piccola pagnotta in teglia o sulla leccarda del forno ricoperta di carta forno. Lasciar lievitare di nuovo dai 45 ai 60 minuti e cuocere a 180 gradi in forno preriscaldato. La focaccia necessita di 15/20 minuti e la pagnotta dai 45 ai 55 minuti. Tutto dipende dal vostro forno e da quale teglia userete per cuocere.
Consiglio caldamente il consumo di questa radice, specie se amate il sapore dei carciofi, ma detestate cuocerli!
