La Marmellata Facile

Ho imparato a mie spese, ergo sbagliando, che se si è troppo avari di zucchero/miele, la marmellata autoprodotta, se non consumata in fretta, può presentare qualche problema. Lo zucchero o il miele servono anche per conservare e quindi, a meno che la consumiate entro un paio di mesi, è meglio non metterne meno di metà del peso della frutta, specie se la frutta è acida.

Io aggiungo sempre anche il succo di un limone (o mezzo) e un cucchiaino (3 grammi) di xantano per gelificare. E quindi faccio lavorare la soupmaker, la macchinetta magica con cui si possono fare le zuppe, le marmellate, i minestroni e senza problemi anche il latte di soia o di arachidi (che sono legumi e vanno acquistate e usate crude per fare il latte) acquistando a parte un colino a maglia fine. Qui sotto trovate i link di Amazon per macchinette che aiutano non solo per zuppe e latti, ma per marmellate.

ECCO COME PROCEDERE

INGREDIENTI E OCCORRENTE

FRUTTA SCELTA: Circa 1 kg, .

ZUCCHERO/AGAVE/ACERO/MIELE: metà del peso della frutta lavata e pulita

SUCCO DI MEZZO LIMONE APPENA SPREMUTO E FILTRATO

UN PEZZETTO DI RADICE DI ZENZERO (facoltativo)

un colino

dai 4 contenitori di vetro in su (a seconda di quanta marmellata farete)

soupmaker Beper* (o quella che avete)

Lavare accuratamente la frutta, nel mio caso i frutti di bosco misti. Pesare la frutta ed inserirla nella Beper (o altra macchina per fare zuppe e marmellate) pulita. Aggiungere il succo di mezzo oppure un limone spremuto, zucchero di canna e/o miele a piacere, fino a raggiungere almeno la metà del peso della frutta. Se amate la marmellata molto dolce, potete arrivare ad aggiungere lo stesso peso della frutta in zucchero/miele. Il lo sconsiglio caldamente, ma a ciascuno il suo.

Chiaramente più è dolce la frutta usata, meno zucchero occorrerà, ricordandosi che lo zucchero agisce anche da conservante e quindi se ne mettete molto poco, la marmellata durerà poco. Tutto sta a trovare il giusto equilibrio. I frutti di bosco, per esempio, sono molto acidi e quindi occorrerà mettere almeno metà peso in zucchero/miele, come ho fatto io. E, se lo gradite, aggiungete anche un pezzetto di zenzero.

Una volta aggiunti tutti gli ingredienti, accendere la macchina e far partire il programma (composte o marmellate o qualsiasi cosa ci sia scritta sulla vostra macchinetta) e dopo circa mezz’ora, senza sporcare niente altro, avrete la marmellata pronta e passata, ma non filtrata, ovviamente. Intanto che la macchina prepara la marmellata, approfittatene magari per sterilizzare i vasetti con acqua bollente. Una volta pronta la marmellata e finito il programma, inserite un piccolo imbuto in ogni vasetto, metteteci sopra un colino della misura compatibile e versate la marmellata nel colino se volete evitare di trovarvi una marmellata odiosa piena di piccoli semini duri.

Io amo la marmellata liscia e quindi ho fatto così. Se invece non vi danno fastidio i semini, procedete direttamente con il versare la marmellata nel vasetto con l’aiuto dell’imbuto. Lasciate almeno un cm dall’orlo e richiudete molto bene il coperchio, capovolgendo il vasetto una volta pieno e chiuso, in modo da attivare e permettere la conservazione della marmellata anche fuori dal frigo prima di aprirla. Una volta aperta, ovviamente, si dovrà conservare in frigorifero.

ECCO LE MARMELLATE FATTE STAMATTINA PRONTE PER ESSERE MESSE VIA E GUSTATE NEL PROSSIMO FUTURO

Va detto che i frutti di bosco sono costosi e non sarà una marmellata a buon mercato la vostra, anche approfittando degli sconti ed offerte. Però se non altro saprete esattamente cosa mangiate, avendola fatta voi in casa. Se avete un agriturismo vicino, poi, è il massimo! E se avete una soupmaker, fare la marmellata è veramente facile, sporcando veramente pochissimo e velocizzando il procedimento. Io consiglio caldamente l’acquisto di questa macchinetta o simili.

La colazione con la vostra marmellata a tavola ha semplicemente un altro sapore, che usiate miele, zucchero o un misto di zucchero di cocco, agave e acero.

Ecco di seguito un link utile:

Visto che fa anche dell’ottima marmellata ed un latte di soia eccelso, col quale fare anche il formaggio, ed è una di quelle che costano meno facendo di tutto, io la preferisco a qualsiasi altra. Se a pranzo o cena desiderate mangiare un pochino di vellutata, la Soupmaker ve la farà in meno di mezz’ora mentre vi occupate di altro. Quando ha finito di cuocere e frullare, tutto da sola, dovrete solo versarne un po’ nel piatto e gustarla.

Ottimo acquisto ed ecco un esempio dell’aspetto perfetto della vellutata che otterrete:

Vellutata di Porri, Carote e Topinambur arricchita con Zenzero

Avendo elencato le lodi della mia soupmaker della Beper, però, ecco qui un paio di altri link per altre soupmakers, visto che a qualcuno ne servirà una più grande se ha una famiglia di 2 o 3 persone.

Sappiate che se vi interessa una macchinetta che faccia anche latte vegetale, basterà solo fornirsi di un colino a maglie strette da posizionare sopra una caraffa e acquistare una normalissima macchinetta per le zuppe.

Le macchinette che fanno latte di soia costano tantissimo ingiustificatamente – tutto ciò che fanno è cuocere la soia (il programma minestrone di circa 25/28 minuti andrà benissimo in una macchinetta soupmaker normale) e frullarla (il programma per frullare nella stessa macchinetta usato alla fine della cottura svolgerà la stessa funzione, ma frullate per qualche minuto).

Quindi non lasciatevi ingannare. Io mesi fa avevo un’altra macchinetta che avevo acquistato a poco più di 60 euro, ma non solo per me era troppo grande, ma ultimamente dava i numeri e quindi, dovendo acquistarne un’altra, ho optato per la Beper (link sopra) che costa poco, è facilissima da pulire, fa zuppe e marmellate, fa un ottimo latte di soia con gli accorgimenti appena scritti ed è della dimensione giusta per fare latte per una persona. Qui link di altre marche:

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.