Lasagna Vegetale alle Fave

Ultimamente ho deciso non solo di perdere qualche chiletto, ma anche di disintossicarmi un po’ e quindi faccio spesso le mini teglie di lasagne totalmente vegetali adatte anche ad un vegano. Non solo contengono pochissime calorie e quasi zero grassi, ma sono incredibilmente gustose. Io stessa faccio ancora fatica a crederci. Le consiglio caldamente a chiunque voglia integrare nella propria dieta più verdure, sostituendo i carboidrati in modo soddisfacente. Le sto creando in diversi modi queste lasagne vegetali, ma oggi descrivo quelle alle fave.

Le fave, oltre ad essere squisite, hanno solo 80 calorie per 100 grammi, sono ricche di fibre (che stabilizzano la glicemia) e povere di grassi. Offrono, tra le altre cose, vitamine A e K, folati (precursori dell’acido folico), oltre ai preziosissimi fosforo, potassio e ferro, abbassano il colesterolo e favoriscono la diuresi, cosa ottima per gli ipertesi. Oltre alle fave fresche, si possono consumare quelle secche. Spezzate e decorticate non necessitano nemmeno di ammollo. Ecco una foto per capirci.

FAVE SECCHE DECORTICATE

Ed ecco come procedere:

LASAGNE ALLE FAVE – INGREDIENTI:

100 grammi di fave secche

1 carota

2 gambi di sedano

1 cipolla

4/6 pomodorini a pezzetti

1 cucchiaino scarso di sale oppure due cucchiaini del proprio granulare vegetale autoprodotto

acqua

parmigiano vegetale grattugiato oppure formaggio vegano a fettine sottili

PER LE SFOGLIE DI VERDURA/LASAGNE VEGETALI

300 grammi di zucca/patata dolce/zucchine affettate al massimo a 2 mm con mandolina larga. Se si desidera aggiungere carboidrati, si possono affettare ed aggiungere anche le patate

PER LA BESCIAMELLA LIGHT

250 ml di latte vegetale

25 grammi di farina di avena o altro addensante (fecola di tapioca o di patate, o maizena o altre farine)

punta di un cucchiaino di tonka o di noce moscata

un cucchiaino di olio evo

mezzo cucchiaino di sale rosa

Affettare la cipolla, la carota e il sedano, tagliare a piccolissimi pezzetti i pomodorini, aggiungere un pochino di acqua e mezzo cucchiaino di nduja o un cucchiaino di olio evo, fare soffritto, aggiungere le fave secche sciacquate, almeno 400 ml di acqua filtrata e lasciar cuocere una mezz’ora. Aggiungere alla fine sale oppure il granulare autoprodotto e abbiamo le nostre fave per la piccola teglia da 3 porzioni.

Mentre cuociono le fave, in un piccolo pentolino aggiungere al latte vegetale, la tonka, mezzo cucchiaino di sale, se si desidera un cucchiaino di olio evo e la farina/addensante e mescolare bene con una frusta per sciogliere eventuali grumi. Pochi minuti sul fuoco, sempre mescolando, ed ecco pronta la besciamella light.

Con una mandolina larga affettaverdure e usando SEMPRE l’attrezzo salvamani, procedere con il creare sfoglie di verdure da due millimetri o ancora più sottili. Creare il primo strato di zucca o misto di verdure sfogliate, ricoprirle di fave, aggiungere la besciamella e qualche fettina sottile di formaggio vegano, procedere con gli altri due strati come sopra, infornare 25/30 minuti coprendo la teglia con un foglio di alluminio e lasciare coperte le lasagne vegetali fino al momento di consumarle. Impiattare e godere di un piatto squisito, che nutre e sfama con pochissime calorie e ad un costo irrisorio.

Provate ad ordinare un piatto simile in un ristorante vegano e stupitevi del costo, quando a casa si produce con pochissimo…

L’altro giorno ho comprato una zucca butternut tagliata a metà dal peso di 1200 grammi. L’ho presa perché la buccia è sottile e si fa in fretta. Era in offerta e io, con una zucca di poco più di 1 chilo buccia compresa, ho fatto due volte le lasagne vegetali (quindi 6 porzioni, due della quali ho pure regalato) e la vellutata per tre porzioni. Costo? 1 EURO, letteralmente. Capite ora perché l’autoproduzione è il futuro, perché offro ricette ottime e veloci e condivido idee qui?

Perché non solo si deve mangiare sano, specie dopo una certa età, ma è ora di tagliare sul consumismo eccessivo e di autoprodurre senza sacrificare troppo tempo (quindi facendo uso di qualche comodità), abbassando notevolmente i costi di vita. Se poi si riesce anche a sostenere l’economia locale, italiana se non proprio a chilometro zero, allora è festa! Sosteniamo i nostri contadini e produttori quando si riesce – unica eccezione sono i prodotti con costi irragionevoli che allora non esito ad importare direttamente, temo. Sono corretta, ma lo sono al 100% con chi lo è con me.- Ovvio, no? A chi specula, io non offro fedeltà.

Ad ogni buon conto, buon appetito.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.