Mai Più Senza Estrattore!

Ebbene sì, lo ammetto. Tenevo d’occhio gli estrattori da un paio di anni, ma i prezzi erano ridicoli. Semplicemente ridicoli per ciò che fa quella macchinetta. E quindi ho evitato di prenderla in considerazione per un bel po’. Poi, dato che il mio consumo di latte vegetale ha completamente sostituito il latte di mucca, e che quindi l’autoproduzione di latte vegetale è ormai una costante nella mia vita, ho iniziato a cercare non solo scorciatoie, ma anche il modo migliore di produrlo, mantenendo il più possibile intatte le proprietà organolettiche della materia prima usata. Per ovvi motivi, ove possibile, è da preferire il latte vegetale a crudo.

Per i miei gusti, preferisco consumare cereali in modo diverso e quindi mai mi farò o berrò latte derivato da cereali (tipo avena, kamut o farro o persino riso). I miei cosiddetti latti vegetali/bevande vegetali preferiti sono il latte di cocco, quello di canapa, quello derivato da noci di diverso tipo (tranne quello di arachidi, che sebbene legumi, sono sempre considerati frutta secca), specie mandorle o nocciole, e quello di soia ,ottimo anche per creare il formaggio leggero. Con il latte vegetale potrete creare il porridge per colazione, oppure creme o besciamelle o accompagnare una tazza di corn flakes al mattino, perché no?

Ho scoperto che, mentre col Chufamix e il frullatore ad immersione ve la potete cavare con un latte leggero, per esempio 1 litro ottenuto da 100 grammi di materia prima, con l’estrattore è più saggio usare 120/150 grammi di materia prima per produrre 750 ml di latte, il quale vi basterà per 2/3 giorni. Però la consistenza è perfetta, il sapore eccelso e la fatica molto ridotta. Ecco come procedere:

INGREDIENTI PER 750 ML DI LATTE PRODOTTO A CRUDO CON ESTRATTORE

120/150 grammi di nocciole/mandorle/semi di canapa tenuti a bagno dalle 4 alle 12 ore

750 ml di acqua filtrata o minerale naturale

1 pizzico di sale

1/2 (mezzo) cucchiaio di miele o altro dolcificante a piacere, persino 3/4 datteri tenuti a mollo dolcificano la bevanda estratta e rappresentano una scelta sana

Sciacquate la materia prima scelta (tenuta precedentemente a bagno per diverse ore) e gettate l’acqua, sostituitela con 400 ml di acqua filtrata pulita e mettete entrambe in una terrina. Aggiungete il peso rimanente dell’acqua direttamente nella bottiglia di vetro pulita nella quale verserete poi il latte da tenere in frigorifero. Con un piccolo mestolo aggiungere all’estrattore sempre sia i semi che l’acqua in modo da non affaticare la macchina.

Gli estrattori hanno due uscite – in una uscirà il succo, o nel nostro caso il latte, e nell’altro rimarranno le cosiddette scorie secche. UNA VOLTA FINITO IL PRIMO PASSAGGIO, rimettere il latte già filtrato nelle scorie, inumidendole, e far passare di nuovo il tutto attraverso l’estrattore, che produrrà in questo modo un latte più ricco in quanto estratto due volte.

Finito il secondo passaggio, che io raccomando caldamente, aggiungere un pizzico di sale ed il dolcificante da voi eventualmente scelto, mescolare e, con l’aiuto di un piccolo imbuto, imbottigliare il latte e riporlo in frigorifero. Consumare entro 2, massimo 3 giorni.

Con i residui secchi, io produco sempre cracker, pane o polpette, ma non si butta via nulla. E se proprio non avete nulla da produrre in quel momento, se non altro ne avrete ricavato già parecchie delle sostanze nutritive contenute nella materia prima. Quindi aggiungere ciò che resta al materiale compostabile non dovrebbe essere così grave o far emergere sensi di colpa…

Godetevi il latte così prodotto! Il latte di mandorle o quello di canapa sono particolarmente raccomandati, sia come gusto che come sostanze nutritive ed apporto benefico alla propria dieta. Ma ciascuno si regolerà anche secondo il proprio gusto e va bene così. Viste le cifre assurde che si trovano sugli scaffali del supermercato per prodotti che, sebbene biologici, spesso nascondono zuccheri e conservanti di dubbia natura, per non parlare di meno del 10 per cento di materia prima, direi che il fai da te resta l’unica soluzione sana, almeno fino a quando potremo davvero contare su cibi sani nei supermercati. Fino a quel momento, meglio dedicare un pochino di tempo a ciò che si mangia, magari tagliando il tempo passato in cucina con l’aiuto degli elettrodomestici giusti.

A questo proposito, segnalo qui un paio di estrattori a buon mercato e magari un paio più costosi. Io ho approfittato di una delle offerte a tempo su Amazon e ho comprato questo ottimo estrattore a poco più di 60 euro, ma che di solito ne costa 84. Sono finiti i tempi in cui non potevi comprarne uno a meno di 150/200 euro. Non occorre assolutamente spendere quelle cifre… Io lo uso spesso e ormai quasi tutto il latte vegetale che consumo viene fatto con l’estrattore a freddo.

Ci sono inoltre delle verdure che sono molto salutari e che io consumo molto poco o mai. Ebbene, ho scoperto che i succhi estratti da frutta e verdura insieme sono sempre molto gradevoli e quindi inserisco il finocchio, per esempio, il cui succo bevo molto volentieri, ma che se no non consumerei in altro modo. I succhi così creati e bevuti immediatamente sono vere e proprie bombe di vitamine. Il massimo del tempo richiesto per produrre un bicchiere di 200/250 ml di succo fresco è meno di 5 minuti. Aggiungetene 5 per pulire la macchinetta e così aggiungere vitamine alla propria dieta in modo così facile, piacevole e veloce diventa veramente un’abitudine irrinunciabile…

ATTENZIONE: Estrattore e centrifuga non sono la stessa cosa. Una veloce ricerca su internet illustrerà la differenza. Inoltre, il latte vegetale si può fare con l’estrattore e non con la centrifuga.

Ecco qualche link:

Ed infine, ma non ultimo per importanza, eccone uno il cui prezzo è difficile da battere:

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.