Pagnotta alle Noci (con MDP)

Avete fatto del latte di mandorle o nocciole o pistacchi? Oppure avete in giro delle noci miste che volete finire creando qualcosa di sfizioso e interessante senza fare fatica? Bene, procediamo tirando fuori la nostra bella macchina del pane. Io ne ho due (vivevo part time in due appartamenti e quindi avevo tutto doppio e mi è rimasto), entrambe Moulinex e amo la crosta splendida che creano.

Però faccio il pane dai tempi in cui ero vegetariana da giovane, oltre 30 anni fa, e ne ho usate di tante marche e tutti i tipi, incluse le sottomarche. Insisto che non occorre spendere un capitale e le mie sono entrambe di marca perché non compro fino a quando non trovo un mega affare, offerta lampo eccetera. Quindi compro roba di marca a prezzi molto più bassi perché non amo buttare via i soldi e “fare affari” mi diverte. Ora, senza indugio e bando alle ciance, procediamo.

INGREDIENTI

450 gr di farina a vostra scelta (per me sempre quelle di grano antico non adulterato a basso contenuto di glutine, oppure miste e sempre semi-integrali, anche un misto di farro e kamut bianca ed integrale può andare bene)

280/310 ml di acqua filtrata

100/120 grammi di noci miste, incluse le noci di qualsiasi tipo in poltiglia secca rimaste dalla produzione del latte con estrattore

1 bustina di lievito di birra liofilizzato oppure il 10% del peso della farina di lievito madre in polvere con aggiunta di lievito di birra. Se scegliete la lunga lievitazione di almeno 6 ore potete ridurre il lievito della metà

1 cucchiaino scarso di sale rosa

1 cucchiaino di miele oppure di zucchero di canna

1 cucchiaio di olio a scelta

Scegliere un programma senza cottura, di solo impasto per intenderci. Di solito sono gli ultimi programmi nella MDP. Una volta finita l’ora e mezza di impasto e lievitazione, far ripartire la macchina e rifare di nuovo lo stesso programma fino alla fine. Una volta finito, lasciare che il pane lieviti fino al raddoppio del volume senza alcun programma.

Quando la pagnotta raggiunge l’altezza e la lievitazione desiderata, programmare la macchinetta con il programma di sola cottura (uno degli ultimi quasi sempre) ed impostare 50/60 minuti, a seconda del tipo di crosta che desiderate. La casa si riempirà di un profumo celestiale.

Una volta freddo ed affettato, mangiarlo con il formaggio vegetale è la morte sua… pure con la marmellata non scherza eh. Farete felici i vostri commensali e la vostra famiglia senza dubbio.

Se siete single, sappiate che per due o tre giorni resta fresco, ma poi inizia a dare segni di secchezza, quindi meglio affettarne metà e metterlo in freezer per i giorni in cui di cucinare qualsiasi cosa proprio non se ne parla. Le fette ridotte a pezzetti e fatte tostare in forno o nella friggitrice ad aria, diventano ottimi crostini per le zuppe invernali. Da non perdere, insomma e niente a che vedere con la plastica che ci propinano fatta con farine super bianche e prive di nutrienti ma strapiene di glutine. Chiamarlo pane è già offensivo, visto che il pane era cibo degli dei e mi è stato insegnato a non buttarlo mai via. E non lo faccio! Semmai lo secco e lo trito per impanare, ma buttare via mai… Però, come sempre, a ciascuno il suo.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.