Pan Brioche Vegano

Il Pan Brioche Vegano differisce di poco dal pan brioche a cui siamo abituati. La principale differenza è che non viene usato l’uovo, né il latte di mucca, bensì latte vegetale (nel nostro esempio di soia, ma qualsiasi altro andrà bene, anche se va detto che la lecitina contenuta nella soia aiuta parecchio).

Si procederà quindi come nella ricetta del Pan Brioche Light ma con questi

INGREDIENTI

400 g di farina di f arro bianca o semi integrale (lieviterà meno se integrale)

80/90 g di zucchero di canna o zucchero di cocco

1 bustina di lievito di birra oppure lievito madre con birra misto (seguire le indicazioni sulla confezione)

100 g di burro vegetale (potrete eventualmente farlo in versione più light usando lo yogurt, ma non sarà la stessa cosa)

120/130 ml di latte di soia

50/70 ml di acqua circa (regolatevi secondo la farina usata – più alta è la percentuale di farina integrale, più acqua/liquidi richiederà la pagnotta)

essenza di vaniglia o di arancia oppure scorza di limone o arancia (facoltativo)

Creare un impasto aggiungendo i liquidi alle polveri e lavorare con le mani (o nella planetaria) creando una pagnotta morbida e soda e non appiccicosa, ma nemmeno troppo asciutta. Impastare almeno per circa 10 minuti. Coprire l’impasto e metterlo a lievitare in luogo caldo fino al raddoppio del volume (circa 2 ore o anche di più).

Trascorso il tempo necessario, dividete il panetto in palline e mettetele in una tortiera rotonda foderata di carta forno (oppure, se preferite le fette normali, mettetelo in una teglia per plum cake o pane), coprite e lasciate lievitare per circa un’altra ora. Spennellate la superficie con un pochino di latte vegetale e, se volete un pan brioche decorato, aggiungere sulla superficie anche granella di zucchero o noci tritate per decorare.

Una volta lievitato una seconda volta, cuocere in forno statico a 160/180 gradi dai 25 ai 40 minuti a seconda del forno. Freddo si può gustare con la marmellata (magari autoprodotta), con la nutella di datteri ed un cappuccio o caffè americano o di cicoria o d’orzo, come più vi piace. Buon appetito!

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.