Pesto diverso

Questa proposta di pesto diverso è, appunto, diversa dalla norma in quanto vegana.

Non prevede, in altre parole, l’aggiunta di parmigiano o pecorino o altri formaggi, bensì il lievito alimentare per dare un gusto formaggioso che arricchisce un piatto di pasta condito dal pesto. Non aggiunge, quindi, calorie o grassi in più che ci sarebbero aggiungendo Parmigiano.

In questo periodo, in diversi supermercati troverete dei grossi mazzi di basilico a circa euro 1,60.

Basta staccare e lavare bene le foglie, centrifugarle con la centrifuga per l’insalata senza asciugare troppo il basilico, lasciandolo lievemente umido. Se preferite la rucola, il discorso è lo stesso.

Mettere un pochino di anacardi/nocciole/pinoli/mandorle o quel che preferite, un grosso spicchio di aglio se gradito, magari un cucchiaino o due di patè di pomodori secchi o uno o due pomodori secchi interi se non avete il patè già fatto, mezzo cucchiaino di sale, uno o due cucchiai di lievito alimentare e qualche cucchiaio di olio e frullare/tritare nel tritatutto capiente, aggiungendo le foglie di basilico un pochino per volta.

Nel giro di pochi minuti, avrete il vostro ottimo pesto – non occorre aggiungere troppo olio. Ne bastano pochi cucchiai. Però è necessario aggiungerne un pochino sulla superficie prima di chiudere il coperchio e conservarlo in frigorifero. Io con un bel mazzo di basilico a 1,60 ho ottenuto un vaso intero (grande come quello tipico da marmellata, per intenderci) di pesto.

Se considerate che per condire un piatto di pasta da circa 100 grammi, ne basterà uno o due cucchiaini al massimo, del peperoncino se gradito e un po’ di acqua di cottura, che terrete da parte e nel quale scioglierete il pesto e con cui condirete la pasta , vi basterà per parecchio tempo e non occorre né aggiungere olio, né parmigiano a questo pesto, in quanto molto saporito di suo. L’acqua di cottura, però, è fondamentale.

Ve lo consiglio caldamente, specie a chi abbraccia una dieta vegetale – qualsiasi etichetta usi per definire la propria alimentazione. Io la chiamo vegetale, anche perché non amo le etichette, né essere chiamata vegana. Il mio stile è vegetale ormai al 99%, ma non essendo rigida, se sono in compagnia e devo mangiare qualcosa fuori casa che contenga uova o latticini, non faccio storie e mi adeguo. E se dovessi avere voglia di qualche incursione onnivora, me la concedo senza problemi, anche perché è rarissima. E i miei esami del sangue sono perfetti, anche grazie a questa scelta. Non è poco.

Sono già stata una vegetariana molto rigida da giovane. Ora, a 57 anni, qualcosina sulla vita l’ho imparata e vivo molto, ma molto meglio. Una tale decisione di abbracciare una dieta vegetale è dettata da informazioni (ved, documentari già segnalati e, tra gli altri, il libro The China Study), dal desiderio di aiutare il corpo a rimanere in salute e da questioni filosofiche e spirituali.

Il pianeta che ci ospita e gli animali sono degni del rispetto che gli umani hanno mostrato ben poco nella storia. Con un pianeta sovrappopolato e gli allevamenti intensivi, stiamo letteralmente devastando la Terra. Non è ora di fare qualcosa? Il mio modo di contribuire è cibarmi vegetale, non toccando prodotti animali per non incoraggiare le barbarie perpetrate regolarmente ai danni di animali e Madre Terra.

Provate questo pesto e non ve ne pentirete. Potrete condirci di tutto e lo amerete senza ombra di dubbio. Buon Appetito!

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.