Sua maestà, l’Avena

L’Avena è una pianta erbacea, i cui chicchi sono pieni di proprietà benefiche; al primo posto specie per chi non vuole perdere la linea, è il fatto che è un carboidrato a lenta digestione e che quindi fornisce all’organismo energia a lungo, evitando picchi glicemici. E’ un anti infiammatorio naturale, aiuta la digestione e la salute dell’intestino. E’ il cereale più ricco di proteine e di acidi grassi essenziali. Ha un conteggio calorico irrisorio ed è priva di glutine, salvo contaminazione da altri cereali in fase di lavorazione.

Mi fermo qui, ma la lista è davvero lunga. In sintesi, non può assolutamente mancare in tavola. E il latte vegetale di Avena è tra i più popolari e gradevoli persino senza aggiunta di zuccheri, cosa che lo rende davvero ideale per chi è a dieta o vuole mangiare sano senza esagerare con le calorie. Vediamo qualche modo di consumare Avena, a partire dalla colazione.

LATTE VEGETALE DI AVENA RIGOROSAMENTE A CRUDO

Ingredienti

100 grammi di fiocchi di Avena (lasciare riposare in acqua fredda dai 10 minuti alle 3 ore).

VARIANTE SUGGERITA: 50 grammi di fiocchi di Avena e 50 grammi di Anacardi. Lasciar riposare in acqua fredda dalle 4 ore in su

800 ml di acqua

un pizzico di sale (serve come esaltatore di sapore)

2 datteri oppure mezzo cucchiaio di miele

ATTENZIONE: I residui di Avena non si buttano! Si possono aggiungere alla farina per fare il pane oppure i biscotti oppure i cracker.

Facoltativo: se si vuole insaporire, si può aggiungere cannella oppure cacao.

OK, iniziamo con il chiarire perché ho sottolineato che va fatto a crudo. L’Avena ha parecchi amidi e, scaldata o cotta, diventa una brodaglia collosa che io trovo tanto sgradevole quanto troverei sgradevole bere l’acqua di cottura della pasta. La consistenza è quella. L’unica eccezione che faccio è il porridge, descritto sotto. Altrimenti no, grazie. A freddo, grazie. E a dire il vero, non riesco proprio più a berlo il latte d’avena, nemmeno a crudo, e quindi ammetto di aver creato questo post più per condividere le altre idee riguardo all’Avena che per il latte, che resta comunque un’ottima bevanda (a chi piace).

Forse qui per essere esaustiva è il caso di chiarire che una volta che un cereale è ridotto in fiocchi oppure comprato già in fiocchi, è facile fare latte vegetale di qualsiasi tipo, con o senza l’estrattore. Io scelgo di non bere latte vegetale fatto da cereali, specie se contengono glutine, perché i cereali preferisco consumarli in altro modo.

Detto ciò, se uno vuole proprio autoprodurre anche i fiocchi, consiglio caldamente questa macchinetta:

Ma, volendo, c’è un’alternativa più a buon mercato:

Mi affretto a sottolineare che va benissimo anche acquistare i cereali già ridotti in fiocchi, anche perché servono anche per autoprodurre ottime barrette energetiche. Non occorre creare proprio tutto, ma io lo scorso anno l’ho trovata in offerta e l’ho comprata, anche perché mi ero illusa che ottenesse facilmente la farina dai chicchi di cereali, ma non è poi così facile, ed è molto più veloce usare un ottimo frullatore per avere la farina. In ogni caso, dal momento che io opto per le farine di grani antichi a basso contenuto di glutine, coltivati specie in Sicilia, scelgo di sostenere i coltivatori e le ordino direttamente dai contadini. Questo discorso merita un post a parte, quindi ritorno a focalizzarmi sul latte di Avena.

Avendo stabilito che il latte di Avena è molto meglio crearlo a freddo, senza cuocere o scaldare l’Avena, i modi per procedere sono due: o si usa un estrattore, oppure ci si arrangia con un frullatore ad immersione ed un colino. Ecco un paio di esempi di estrattori a buon mercato:

Se non si dispone di un estrattore ma si vuole fare in fretta, si può procedere con il Chufamix, oggetto intelligente ideato in Spagna, il cui costo mi lascia perplessa, dal momento che alla fine è solo un po’ di plastica con un colino molto comodo. Ad ogni buon conto, io ce l’ho e lo uso per il latte di cocco, visto che non bevo il latte di Avena. Se si fa tanto latte vegetale, specie coi fiocchi, è sicuramente da prendere in considerazione per risparmiare tempo:

Con l’estrattore è sufficiente mettere nella macchina dei piccoli mestoli di acqua e fiocchi di Avena, un po’ per volta, e la macchina produce latte da una parte e residui di Avena dall’altra. Con il Chufamix, invece, basta inserire i fiocchi di Avena nel contenitore col filtro in fondo, il quale si inserisce nel contenitore più grande. Aggiungere acqua e due datteri, un pizzico di sale, lasciar riposare il tempo che si desidera, immergere il frullatore ad immersione, frullare bene, lasciar riposare un quarto d’ora, spremere bene l’Avena con il pestello apposito, estrarre dal latte il contenitore col filtro e i resti di Avena, munirsi di bottiglie di vetro e imbuto ed ecco pronto il latte da bere così, oppure da insaporire a piacere.

Senza Chufamix, basta prendere un becher abbastanza grande, aggiungere acqua e fiocchi di Avena col pizzico di sale, lasciar riposare, immergere il frullatore ad immersione, frullare, lasciar riposare e mettere un colino sopra l’imbuto prima di imbottigliare. Avere cura di aggiungere gli insaporitori o eventuali dolcificanti scelti prima di imbottigliare e il gioco è fatto senza dover acquistare estrattore o Chufamix! Facile, no? E il latte è veramente delizioso! Così dice chi lo beve. Io no.

Un’altra delizia che arriva dalla Scozia sono delle gallette che si gustano con formaggio oppure al posto del pane invece dei cracker e che io amo molto. Le trovate in un altro post.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.