Yogurt fai-da-te (non vegano)

Fare lo yogurt è di una semplicità disarmante. Le macchinette che facilitano il compito hanno costi ragionevoli e producono facilmente un ottimo yogurt. Se lo consumate a grassi ridotti, cioè fatto con il latte parzialmente scremato, noterete anche che molto spesso, quasi sempre direi, i supermercati offrono il latte parzialmente scremato con forti sconti. Quasi sempre a lunga conservazione, per qualche motivo, ma, se di ottima marca. va bene anche quello. Piuttosto che acquistare yogurt magri, con dentro dolcificanti e addensanti di dubbia natura, direi che acquistare latte parzialmente scremato a lunga conservazione è il male minore. E si risparmia veramente tantissimo. In più, almeno si evitano additivi non graditi.

Ecco come procedere, magari con l’acquisto di una di queste macchinette, tra le meno care in assoluto. Perché una yogurtiera a cosa serve? Serve a mantenere una temperatura costante di 40 gradi, appunto per lasciar lavorare i batteri amici e facilita la vita di chi consuma yogurt:

La prima delle due, il plasticone di marca Ariete, ha in dotazione un filtro extra che si rivela un ottimo alleato qualora voleste filtrare il vostro yogurt ulteriormente per renderlo simile allo yogurt greco. Io l’avevo e l’ho regalata perché non amo creare nella plastica se posso evitarlo, tenendomi però il filtro che uso spesso per tante cose, visto che autoproduco così tanto. Ne ho una carina rosa con il contenitore di metallo, ma, volendo guardare, l’ideale resta sempre il vetro. Comunque noto che il metallo non interferisce con la produzione di yogurt, né lo fa la plastica.

Ne ho anche con i vasetti di vetro, i quali allungano la procedura, ma sono comodi in quanto già porzionati. Di questi tempi io taglio le lungaggini e quindi, almeno per ora, ho messo a riposo i vasetti preferendo i contenitori da un litro o quasi. Se si usano i vasetti, vorrà dire che metteremo insieme gli ingredienti e li divideremo poi per vasetto, riponendoli nella yogurtiera. Con il vaso grande, inseriremo tutti gli ingredienti, mescoleremo, e riporremo nella yogurtiera 10/12 ore, d’estate col caldo anche meno.

Quindi procediamo con il sistema veloce e a ciascuno le sue scelte. Io opto per scelte vegetali, ma per chi consuma il latte animale, ecco come procedere.

INGREDIENTI

1 litro o quasi di latte intero o parzialmente scremato, fresco o a lunga conservazione

1 cucchiaio o 2 di miele o zucchero

1 cucchiaio o 2 di marmellata di ottima qualità

1 vasetto di yogurt intero (bianco o al limone o vaniglia o come si preferisce, ma bianco è meglio) oppure una bustina di fermenti

Mescolare bene tutti gli ingredienti nel contenitore, inserirlo nella yogurtiera, coprire e accendere. Non riporre su un ripiano che vibra o si muove. I batteri buoni vogliono stare tranquilli mentre trasformano il latte in yogurt, quindi un po’ di riguardo. Io pensavo non fosse vera questa cosa, invece sì, lo è. Non muovete o spostate il recipiente se non volete strane sorprese.

ATTENZIONE: Non usate latte delattosato. Il lattosio è zucchero e i batteri ne vanno ghiotti. Senza, lo yogurt non sarà creato. Mi spiace. Come? Vi domandate come fanno e cosa contengono quelli senza lattosio che comprate al supermercato? Ecco, appunto. Facciamocele due domande. Amidi e addensanti vari. No, grazie.

Trascorse le 10/12 ore necessarie, troverete un bel vasone di yogurt che durerà giorni. Mescolatelo bene e, una volta freddo, riponetelo in frigo in un contenitore di vetro, preferibilmente. Troverete molte raccomandazioni di non aggiungere miele o marmellata o niente prima della creazione dello yogurt. Sappiate che aggiungendo regolarmente tutto prima, lo yogurt riesce sempre. Quindi, direi che ci si può semplificare la vita aggiungendo tutto prima e trovando tutto pronto per essere messo in vaso e riposto in frigo, no?

IMPORTANTE: Tenere via circa 120 grammi dello yogurt autoprodotto da usare come innesto per lo yogurt successivo. Io non ripeterei questa operazione per più di tre o quattro volte perché i fermenti saranno meno numerosi, ma c’è chi va avanti almeno 10 volte senza innestare con batteri nuovi. E quelli sono amici dell’intestino, quindi più sono e meglio è. Piuttosto meglio acquistare uno yogurt fresco di ottima marca (una davvero ottima è altoatesina e presente in ogni supermercato) e con quello produrre lo yogurt per una settimana. Oppure usare le bustine con i fermenti.

A colazione o a merenda lo yogurt è una grande alleato. E l’intestino ringrazia!

Prima di passare oltre, una parola sullo yogurt fatto con altre forme di latte vegetale, come per esempio lo yogurt di soia. A patto che si faccia bollire il cosiddetto latte di soia, si potrà avere yogurt denso solo con latte di soia che contenga almeno il 2% di grassi, preferibilmente di più, e usando come innesto qualsiasi yogurt di soia, preferendo ottime marche.

Gli yogurt vegetali in commercio quasi sempre contengono molti amidi e troppi zuccheri. Qui potete leggere come si fa lo yogurt a base di anacardi.

Qui è stato presentato uno yogurt insaporito, ma volendo si può semplicemente creare dello yogurt bianco inserendo nella yogurtiera solo uno yogurt bianco intero e un litro di latte circa, intero o parzialmente scremato. E basta. Mescolare molto bene e coprire.

Con questo yogurt si può creare una specie di crema di formaggio spalmabile, che descriverò in altro post. Lo yogurt è buono sempre, ottimo anche per creare ciambelloni privi di grassi, la cui unica fonte di grasso è appunto lo yogurt che, quando parzialmente scremato, è veramente molto contenuto. E’ ottimo anche quando si mangiano cibi molto piccanti ed è saggio metterlo come accompagnamento se così cucinate per un vostro ospite.

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.