Meditazione – Ascolto Interiore

Al giorno d’oggi, esistono centinaia di studi focalizzati sul misurare gli effetti della pratica della meditazione. Il problema è che quelli sponsorizzati dai sostenitori di una particolare scuola di pensiero tendono a far credere che solo quel particolare tipo di meditazione (molto spesso quella trascendentale, che sembra essere quella che ha a disposizione più fondi) abbia effetti benefici. Assolutamente falso e qui sotto vedremo il perché.

Essenzialmente, la meditazione, in qualsiasi forma la si pratichi, serve a calmare la mente associata all’ego silenziandone cioè i rumori e le chiacchiere inutili ed incessanti, in modo da creare un ponte tra conscio e superconscio (non amo il concetto di “inconscio” in questi casi, per via delle accezioni – qui si fa riferimento ad una parte più saggia e vigile, probabilmente “non locale” del nostro essere e quindi non all’inconscio). Lo spazio che si libera in questo silenzio ci dà modo di avere accesso ad una parte molto più saggia di noi stessi, e quindi di ricevere una guida affidabile ed ispirazioni pratiche per risolvere i problemi e affrontare eventuali difficoltà.

Va da sé che quindi molto probabilmente non esistano forme meditative migliori di altre, bensì solo quelle che sono più praticabili per le diverse culture, i diversi caratteri e propensioni umane. Né più, né meno. Si tratta, in altre parole, di trovare una forma di concentrazione e focalizzazione semplice e a noi consona e praticarla con regolarità, senza dare importanza a sciocchi dettagli come l’orario “giusto”, il “modo giusto di sedersi”, di vestirsi, quale incenso bruciare, quale musica mettere, che colore di calzini occorre indossare e via di questo passo.

Che lo si sappia o meno, inoltre, la meditazione non è assolutamente associata ad alcun credo religioso, essendo essa una forma di rilassamento e focalizzazione mentale antichissima e praticata in ogni angolo del mondo nelle sue molteplici forme, a scopi diversi. La pratica della meditazione non richiede guru, né associazioni, né credo religiosi di alcun tipo. Si tratta solo di aprire la porta al proprio Superconscio, dedicandogli il silenzio necessario per far sì che la sua voce riesca a raggiungerci e che, come detto, la sua guida ci assista anche in decisioni pratiche.

Per la precisione, però, vorrei chiarire che la meditazione, pur non essendo associata ad alcun credo specifico, è invece associata al misticismo, essendo un percorso interiore che (in un mondo ideale) porta col tempo all’esperienza della trascendenza. Non è certo un caso che la maggior parte dei percorsi spirituali asiatici abbiano alla loro base la pratica della meditazione – se pensiamo che queste sono le stesse culture che millenni fa hanno sviluppato l’agopuntura e le arti marziali, esse hanno evidentemente basato sulle stesse basi empiriche la pratica dell’ascolto interiore, creando appunto la pratica meditativa, che apporta almeno tanti benefici quanti se ne possono imputare alle loro altre pratiche menzionate sopra.

QUANTO TEMPO OCCORRE DEDICARE ALLA MEDITAZIONE

Fatti i dovuti preamboli, passiamo a cercare di capire quanto tempo sarebbe saggio dedicare giornalmente alla pratica meditativa per trarne beneficio.

Una ventina di minuti al giorno – è la risposta breve. Solo venti minuti al giorno per avere molteplici benefici, tra cui:

QUANTO TEMPO OCCORRE PER VEDERE EFFETTI BENEFICI

Quanto tempo ci vuole prima di vedere gli effetti benefici della meditazione sulla propria vita e sulla propria salute fisica, mentale e spirituale? La risposta breve è che, secondo alcuni studi, addirittura la struttura del proprio cervello cambia già in otto settimane (12). Che occorrano due oppure tre mesi, la cosa importante è che in tempi relativamente brevi sia riscontrabile un effetto positivo sul proprio essere, a qualsiasi livello. La migliore misura è e resta l’esperienza personale e quella non è standardizzabile – è, appunto, personale.

Una cosa appare certa, però. Nessun individuo che abbia intrapreso il cammino di comunicazione con il proprio superconscio attraverso la meditazione ha mai riportato effetti collaterali negativi – solo benefici (13). Le uniche eccezioni forse sono le persone il cui credo fondamentalista porta alla convinzione che le radici della meditazione siano “sataniche” e la mente, si sa, è potente. E a volte mente.

Sembra difatti incredibile, ma addirittura esistono fondamentalisti religiosi che condannano la meditazione come qualcosa di satanico e fuorviante – forse nel senso che devia la persona dalle grinfie e dal controllo del manipolatore di turno. Questo senza dubbio.

COSA CI TRATTIENE?

Quindi cosa ci trattiene dall’introdurre la pratica meditativa in ogni settore della nostra vita, incluso quello lavorativo? Sembrerebbe che a nessuno interessi promuovere la tranquillità interiore, il silenzio necessario per ascoltare la propria voce interiore, poiché una volta acquisita questa maggiore tranquillità e silenziati i rumori molesti che aggrediscono continuamente i nostri sensi interiori ed esteriori, si tende ad acquisire anche maggior capacità di pensare con la propria testa.

Si tende ad acquisire anche una maggiore indipendenza ed una minore propensione a farsi manipolare e trascinare dalle tendenze di massa, oggi chiaramente pilotate e manovrate da chi ha interesse a tenere tranquillo il popolo, spingendolo preferibilmente sempre di più verso un consumismo sfrenato e di certo non ecosostenibile.

Non sia mai che gli esseri umani inizino a pensare agli evidenti cambiamenti climatici e ai conseguenti cambiamenti al proprio stile di vita urgenti e necessari! Non è nell’interesse delle multinazionali né delle lobby varie e quindi occorre che ciascuno di noi prenda in mano la situazione della propria psiche e del proprio benessere mentale, emotivo, spirituale e fisico.

E’ ora di pensare ad evolvere noi stessi senza il supporto o l’incoraggiamento di nessuno al di fuori di noi stessi. Esistono studi che confermano senza ombra di dubbio gli effetti benefici della meditazione. Grazie al cielo, sembra che sempre di più la coscienza degli esseri umani sia in evoluzione, portando all’emergere di una nuova umanità (14) che sempre di più mostra crescente empatia e compassione e maggiore consapevolezza dell’interconnessione di tutto ciò che esiste (15).

ESPERIMENTI

Come detto, gli studi esistenti sono centinaia e io qui ne ho citati e riportati nella bibliografia un numero molto ridotto. Basta fare ulteriori ricerche oppure, meglio ancora, fare esperienza personale dei benefici effetti della meditazione.  L’esperienza personale è la prova più convincente che esista, ma occorre perseverare per un po’, evitando di cedere alle trappole dell’ego. L’ego, difatti, vuole tutte le attenzioni e malvolentieri cede le redini al Superconscio, quindi all’improvviso, dopo massimo una settimana di meditazione giornaliera, troverà mille scuse e doveri impellenti da svolgere proprio durante quei 20 minuti da dedicare alla meditazione, guarda caso. Uomo/Donna avvisato/a …

Per completezza di informazione in questo breve articolo, mi pare anche giusto sottolineare che sono anche stati fatti degli esperimenti in quartieri malfamati negli Stati Uniti dove, dopo l’introduzione di pratiche meditative nelle scuole dei quartieri in questione, è stato registrato un sensibile calo della delinquenza e degli episodi di violenza normalmente registrati (16, 17).

In sintesi, non mi viene in mente nemmeno un buon motivo per cui non dovremmo dedicare 20 minuti al nostro benessere, ma a ciascuno il suo. Chi vuole apportare delle migliorie al proprio benessere fisico, emotivo, mentale e spirituale già appurate, studiate e confermate da molteplici studi, ha in mano un’arma efficace e gratuita con la meditazione. Inutile cercare corsi e guru, il cui interesse è molto spesso più verso le proprie tasche che verso il benessere dei vari “discepoli”. Il tempo dei guru volge al termine, grazie al cielo. Non occorre appoggiarsi ad altri. Occorre solo applicarsi.

Ma c’è un però. Per chiudere in bellezza, onde evitare dubbi ed illusioni, con tutte le trappole dell’ego già menzionate, chiariamo che la meditazione sembra essere al contempo una delle cose più semplici, ma meno facili che ciascuno di noi si ritrovi ad abbracciare. La determinazione è condizione essenziale per procedere. Mettiamola così.

Procediamo ora, per concludere, senza ulteriori indugi, per i curiosi e gli interessati, a considerare un sistema efficace, pratico e veloce che potrebbe aiutare il tipico occidentale indaffarato ad integrare una pratica meditativa nella propria vita.

IN SINTESI, COSA CI SI PUO’ RAGIONEVOLMENTE ASPETTARE DALLA MEDITAZIONE?

In qualsiasi maniera la si chiami o venga fatta, quasi inevitabilmente la meditazione produce benessere fisico ed un senso di connessione con una realtà più grande, immanente, e molto spesso, con la pratica, produce anche esperienze di coscienza non locale, di trascendenza di spazio e tempo, spesso di telepatia e/o di comunicazione o consapevolezza che trascende lo spazio ed il tempo presente.

Esperienze eccezionali, a volte vengono chiamate. Tali esperienze di connessione con la propria coscienza, con il proprio Superconscio, per qualcuno sono in realtà normale amministrazione, esperienze quotidiane che non hanno nulla di eccezionale. Ma per i più, sono esperienze con cui non si ha familiarità.

Ciò che si conosce poco a volte si chiama magia. E chi non vorrebbe essere un po’ come Harry Potter, dopotutto (19)? Realisticamente parlando, la meditazione regala principalmente la capacità di focalizzarsi, ottenendo una coerenza mentale difficile da raggiungere in altri modi. Questa coerenza e concentrazione pare essere alla base di uno stato di benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale e si riscontra specialmente nei meditatori regolari. Difficile non trovare ottime ragioni per iniziare e continuare con questa pratica!

COME MEDITARE

COSA ACCADE DURANTE QUEI 20 MINUTI

A quanto pare, i muscoli si rilassano, il battito cardiaco rallenta e la pressione scende, cambia il funzionamento del cervello, la chimica nel sangue e i livelli di stress scendono. Ciò che sale invece è il tuo senso di benessere. In soli 20 minuti. Perché smettere o desistere?

BIBLIOGRAFIA

  1. Lush E, Salmon P, Floyd A, Studts JL,Weissbecker I, Sephton SE. Mindfulness meditation for symptom reduction in fibromyalgia: psychophysiological correlates. J Clin Psychol Med Set. 2009; 16:200-207.
  2. Priester PE, Scherer J, Steinfeldt JA, et al. The frequency of prayer, meditation and holistic interventions in addictions treatment: a national survey. Pastoral Psychol.2009;58:1-8.
  3. Irving, J.A., Dobkin, P.L., Park, J. Cultivating mindfulness in health care professionals: A review of empirical studies of mindfcheulness-based stress reduction (MBSR). (2009) Complementary Therapies in Clinical Practice, 15 (2), pp. 61-66.
  4. Overholser, J.C., Fisher, L.B. Contemporary Perspectives on Stress Management: Medication, Meditation or Mitigation. (2009) Journal of Contemporary Psychotherapy, pp. 1-9.
  5. Ong, J.C., Shapiro, S.L., Manber, R. Mindfulness Meditation and Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia: A Naturalistic 12-Month Follow-up. (2009) Explore: The Journal of Science and Healing, 5 (1), pp. 30-36.
  6. Barnhofer, T., Crane, C., Hargus, E., Amarasinghe, M., Winder, R., Williams, J.M.G. Mindfulness-based cognitive therapy as a treatment for chronic depression: A preliminary study. Behaviour Research and Therapy.
  7. Schreiner, I., Malcolm, J.P. The benefits of mindfulness meditation: Changes in emotional states of depression, anxiety, and stress. (2008) Behaviour Change, 25 (3), pp. 156-168.
  8. Barnes, V.A., Pendergrast, R.A., Harshfield, G.A., Treiber, F.A. Impact of breathing awareness meditation on ambulatory blood pressure and sodium handling in prehypertensive African American adolescents. (2008) Ethnicity and Disease, 18 (1), pp. 1-5.
  9. Phongsuphap, S., Pongsupap, Y., Chandanamattha, P., Lursinsap, C. Changes in heart rate variability during concentration meditation. (2008) International Journal of Cardiology, 130 (3), pp. 481-484.
  10. Nahas, R. Complementary and alternative medicine approaches to blood pressure reduction: An evidence-based review. (2008) Canadian Family Physician, 54 (11), pp. 1529-1533.
  11. Yunesian, M., Aslani, A., Vash, J.H., Yazdi, A.B. Effects of Transcendental Meditation on mental health: A before-after study. (2008) Clinical Practice and Epidemiology in Mental Health, 4, art. no. 25.
  12. McGreevy S. Mindfulness meditation training changes brain structure in 8 weeks. Massachusetts General Hospital. Accessibile presso: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2011-01/mgh-mmt012111.php.
  13. Meditation with Stephan A. Schwartz. New Thinking Allowed with Jeffrey Mishlove. Accessibile presso: https://www.youtube.com/watch?v=UW88H-PYpLg
  14. Trotta, P. (2012). The Indigo phenomenon and the New Generations: Are they symbolic of an emerging consciousness and paradigm? The International Journal of Arts and Sciences, Vol. 5, Issue 3, pp.127–154.
  15. Trotta, P. (2015). Transpersonally informed educational projects for an emerging authentic integral consciousness. Journal of Transpersonal Research, 7(2), 132-143. Ricerca basata sulla Ricerca di Dottorato accessibile presso: https://ore.exeter.ac.uk/repository/handle/10871/11561
  16. “Follow-up study suggests group meditation reduced murder rates in large US cities” https://www.eurekalert.org/pub_releases/2017-03/muom-fss032917.php
  17. Hagelin, J., Rainforth, M., Orme-Johnson, D., Cavanaugh, K., Alexander, C., Shatkin, S., . . . Ross, E. (1999). Effects of Group Practice of the “Transcendental Meditation” Program on Preventing Violent Crime in Washington, D.C.: Results of the National Demonstration Project, June-July 1993. Social Indicators Research, 47(2), 153-201. Retrieved November 23, 2020, from http://www.jstor.org/stable/27522387
  18. “Non local consciousness and exceptional experiences”. Dr Craig Weiner and Stephan Schwartz. https://www.youtube.com/watch?v=VWw2B5Y7tG0
  19. Ved, libri di Dean Radin, famoso scienziato parapsicologo che lavora per lo IONS, Institute of Noetic Sciences.