Iniziamo dal latte vegetale, precisamente da quello di soia

Faccio una precisazione: il latte di soia comprato non ha nulla, ma dico NULLA, a che vedere con quello fatto in casa. Proprio non c’è paragone – sembra una bevanda di tipo completamente diverso… Coloro che hanno problemi col lattosio e specie coloro che necessitano di tenere sotto controllo il colesterolo, saranno felici di sapere che il latte di soia fatto in casa è OTTIMO! No, sul serio. Non sto scherzando. E uno a questo punto inizia già ad avere sintomi da orticaria all’idea di tirare fuori pentole, imbuti, sporcare la cucina, eccetera, e dice “no, grazie, lo compro e non se ne parla più”. Ed è qui che entro in gioco io con i miei suggerimenti pratici.

Vedete, quando ero giovane, qualche decennio fa, io ero una delle poche vegetariane qui a Varese – oggi, dopo una pausa di qualche anno, sono tornata ad esserlo, con la differenza che sono meno rigida; diciamo che ho imparato fino a che punto detesto essere definita da limiti, etichette ed aspettative. Il giorno che dovessi avere voglia di una fetta di prosciutto o di una scatoletta di tonno o di un’insalata di pollo, li mangio e basta. Fino ad ora è cosa estremamente rara e il mio corpo non ne sente il bisogno, ma può succedere – la vita è breve e io non amo le etichette, né i limiti.

Torniamo ai tempi della prima era vegetariana. Io e la soia, io e il tofu. Mio Dio… che incubo! Allora pochi sapevano cosa fosse la soia e ancora meno il tofu. Le macchinette per creare il latte di soia, se esistevano, qui in Italia erano di importazione dagli USA. Ancora oggi ci sono di importazione e costano quasi 200 euro. Oggi però esistono delle macchinette favolose e decisamente più a buon mercato!

Sono LE SOUP MAKERS. Un affare da non perdere. Queste macchinette, difatti, non solo fanno un latte di soia fantastico, ma anche le zuppe, le vellutate e persino le marmellate! Ecco la mia con cui mi trovo benone ed è della dimensione giusta se siete soli:

A questo prezzo non si può lasciarsela scappare, specie per chi è single o una giovane coppia. E anche per un pensionato o una persona meno giovane che non ha tanta voglia o non è capace di far da mangiare e di sera, specie d’inverno, mangia volentieri una zuppa pronta in meno di mezz’ora … chi di noi ama perdere tempo in cucina se può evitarlo?

Questa macchinetta ha un limite massimo di un litro. Ecco cosa occorre per avere circa 800 ml di latte di soia:

Ingredienti

100 grammi di Soia Gialla – METTERE A BAGNO IN ACQUA I SEMI DI SOIA GIALLA 12/24 ORE PRIMA

1 litro di acqua filtrata o minerale

un pizzico di sale

(un cucchiaio di miele ma SOLO se non siete vegani e non intendete usarlo come latte. Per fare la ricotta vegana NON aggiungete dolcificanti di alcun tipo)

Una volta trascorse le 12 o 24 ore di tempo necessarie per lasciare la soia in ammollo, a vostra scelta, sciacquare abbondantemente i semi di soia e versarli nella macchinetta, a cui vanno aggiunti circa un litro di acqua filtrata o minerale ed un pizzico di sale. Accendere la macchinetta, impostare il programma minestrone/chunky (che non frulla) e lasciar lavorare la macchinetta fino all’allarme finale che avverte che è pronto. Impiega circa 28 minuti. Al termine, scegliere l’ultimo programma, blend, e tenere schiacciato mentre la macchinetta trita e frulla la soia ormai cotta. Lasciate che frulli tutti molto bene per qualche minuto.

Io qui dico come farselo da soli il latte di soia, ma se volete acquistarlo, è saggio sapere che le bevande di soia senza zuccheri o vitamine aggiunte sono quelle che costano meno di solito, sia nei discount che nei supermercati. Questa informazione vi serve se volete fare una ricottina usando il limone o l’aceto di mele per il caglio ( per un litro di latte di soia occorrono 60 ml di succo di limone oppure 40 ml di aceto di mele e avrete una bella ricotta di soia, che potrete arricchire con olive o pomodori secchi o erbe o come volete).

Visto che questa macchinetta, come le altre soup makers, NON è specializzata nella creazione del latte di soia, e quindi NON arriva dotata di una caraffa e di un colino a maglie fini attraverso cui lasciar filtrare il latte separandolo dalla soia tritata (okara), cioè un colino apposta per filtrare il latte vegetale, dovrete acquistarlo se non ne avete già uno.

Le macchinette per latte di soia costano uno sproposito senza motivo e quindi consiglio qualsiasi soup maker poiché fa esattamente lo stesso lavoro, cioé cuoce e frulla. Una volta filtrato, se lo usate come latte, aggiungete un pizzico di sale e un cucchiaio di miele/sciroppo di agave o acero, mescolate bene e lasciate sciogliere il miele o agave o acero; travasate poi il latte in una bottiglia di vetro che, appena raffreddato il latte, conserverete in frigo.

In un prossimo post, vedremo come creare la ricotta/il formaggio morbido di soia con il latte autoprodotto.

Prima di passare al prossimo post, ecco un link per ordinare dell’ottima soia gialla, biologica e dall’ottimo sapore!

Pubblicato da Patrizia Trotta

Sono Astrologa, Consulente, Scrittrice e Formatrice con specializzazione in Psicologia Transpersonale, nonché Ricercatrice formata in Inghilterra: PhD Ed. – Dottore di Ricerca, in Scienza dell’Educazione (Transpersonale) * Master of Science in Consciousness and Transpersonal Psychology Bachelor of Science Honours in Psychology Amo molto mangiare e creare buon cibo semplice e sano, più diverse altre cose che abbracciano l’Autoproduzione, che fa parte delle tendenze future verso cui sembrano andare diverse persone che desiderano emanciparsi da un sistema soffocante che ci spinge a conformarci per un maggior controllo, ad un consumismo non ecosostenibile, nonché alla separazione tra uomo e natura e tra logica e intuizione invece di promuovere una sana integrazione ed una coscienza risvegliata. La mia area di ricerca preferita è quella relativa allo sviluppo del potenziale umano e la mia grande passione è l'Astrologia in quanto arte pratica. Difatti, ciò che chiarisco sul mio sito dedicato è che prevedere il futuro non è il modo migliore di usare o beneficiare dell’antica arte/disciplina astrologica. L’Astrologia serve bensì principalmente per capire e conoscere sé stessi e per fluire con i venti del cambiamento. Essa è una guida enormemente pratica che ci aiuta a capire quali sono le svolte che l’Anima ci presenta, quando e in quale direzione l’Anima sembra volere che la Psiche cresca.